Less is more: il valore dell’essenzialità estetica nel paesaggio italiano ed europeo
Abbiamo l’enorme privilegio di vivere in Europa, culla di civiltà, cultura e tradizioni che hanno fatto scuola in tutto il mondo. Il nostro paese è stato il protagonista del Rinascimento, un’era di cambiamenti nella quale maturò un nuovo modo di concepire il mondo e se stessi, dove nulla sarebbe più stato come prima nelle Arti nell’Architettura nella società, dove l’uomo ha iniziato ad autodeterminarsi e a coltivare le proprie doti con le quali potrà vincere le sfide della vita dominando la natura e gli spazi di vita. Ogni giorno, camminiamo su un patrimonio storico architettonico impressionante, dal quale possiamo trarre continui spunti, osservandone le stratificazioni storiche, studiandone l’evoluzione e le tendenze. Per la nostra azienda, che si occupa, tra le altre cose, di riqualificazione urbana, analizzare attentamente ciò che ci circonda è spunto di continua riflessione. Ogni paesaggio è una cornice che prospetta davanti a noi l’ambiente che stiamo osservando: è sempre differente, in quanto condizionato dalla prospettiva, dal nostro punto di vista soggettivo, dalla geolocalizzazione spaziale.
L’occhio umano, come una macchina fotografica, cattura in un istante la luce, i colori di paesaggi tridimensionali che lo colpiscono, ove la natura si unisce e in alcuni casi integra città e monumenti, ne incornicia la foto migliore, appendendola ai ricordi più gradevoli della nostra mente. Ed è proprio quando l’occhio non viene disturbato, ma gratificato accompagnato in un’immagine omogenea ed armonica che il ricordo si fissa nella mente, come un paesaggio memorabile e indimenticabile.
La filosofia del “Less is More” nell’offerta Giulio Barbieri
Proprio da queste considerazioni nasce la filosofia “Less is More”, iconico concetto del maestro Mies van der Rohe, in cui ritroviamo l’essenza dei prodotti della Giulio Barbieri. Tratti essenziali e design minimalista sono i nostri punti fermi: nella progettazione dei complementi Outdoor si prediligono razionalità funzionalità, seguendo la volontà di creare un ordine, una misura, una modulazione che rendano le forme architettoniche chiaramente percepibili e coerenti tra loro. Ciò ci permette di concentrarci sullo sviluppo del prodotto sul piano dell’innovazione e su una scelta sapiente dei migliori materiali e delle tecnologie costruttive, per offrire ai clienti prerogative uniche e semplicità d’uso.
Questo assunto riassume il concetto che il miglior esito, il di più (“more”), si ottenga aggiungendo il meno possibile (“less”) all’essenza delle cose. Si tratta di un minimalismo formale a cui si approda attraverso un accurato lavoro di sottrazione. La lettura che vorremmo fornire al lavoro complessivo è quella di considerare lo sviluppo tridimensionale di un prodotto come uno spartito musicale, dove il pentagramma vuoto privo di note è in sostanza la melodia, il vuoto sostanzia il pieno, la musica è rappresentata dagli spazi vuoti tra una nota e l’altra. Gli spazi vuoti vanno gestiti sentiti misurati e rappresentano l’unica vera variante quando un testo musicale viene riprodotto, un grande pianista sarà unico e insuperabile se saprà interpretare e gestire gli spazi vuoti, le note permettono varianti limitate. Semplificando la Musica, come l’Architettura e altre espressioni artistiche dell’uomo, sono tali se contrapposte a ciò che è invisibile non percepibile rispetto a ciò che non si vede.
“La costruzione non definisce soltanto la forma, ma è la forma stessa. Dove la vera costruzione prova un contenuto autentico, là sorgono anche opere vere; opere vere e corrispondenti alla loro essenza. E queste sono necessarie. Esse sono necessarie in sé stesse e in quanto parti di un ordine genuino.”
Ludwig Mies van der Rohe
L’anima della costruzione architettonica, infatti, può emergere ed essere esaltata solo grazie a elementi improntati a rigore, parsimonia e coerenza con l’ambiente che la circonda. La costruzione diventa così una necessità: l’estetica semplice permette di ottenere un prodotto funzionale ed essenziale, aggiungendo plus innovativi che semplificano la quotidianità di fruizione ai clienti, senza distruggere l’equilibrio visivo con la natura.
Nella filosofia del “Less is More” appare chiara la quasi assenza di elementi, dove il superfluo viene sottratto, lasciando esclusivamente spazio a ciò che è necessario: i materiali sono i protagonisti. Scelti con estrema cura, i materiali di pergole e gazebo assolvono una funzione decorativa oltre che strutturale: i colori, il finish della struttura portante e gli accessori complementari e decorativi possono essere scelti per adattarsi allo stile dell’ambiente in cui verranno inseriti, con la garanzia di affidarsi ad un prodotto di qualità e duraturo nel tempo.
Minimal non significa semplice: la vera sfida è riconoscere il superfluo
Ricordiamo che minimalismo non vuol dire semplicità: l’architetto tedesco Ludwig Mies van der Rohe, uno dei maestri del Movimento Moderno, che ha fatto del minimalismo colonna portante delle sue opere, esalta la raffinatezza dei particolari costruttivi e l’ordine delle strutture come elementi peculiari delle opere architettoniche, in grado di esaltare la natura e il territorio.
L’architettura e il design diventano così una cornice che sottolinea le mille sfumature dei panorami, quelle affascinanti stratificazioni che anni di storia ci hanno lasciato: è una grande rivoluzione che capovolge il credo secondo cui lo sfarzo e la complessità rendono grandi le opere.
Questo fa sì che non siano i paesaggi ad adattarsi agli edifici e alle strutture, ma è il design che si inchina alla maestosità della natura: il pensiero si basa sulla ricerca della perfezione, cui si giunge imparando a sottrarre ciò che non è necessario.
Per mettere a punto oggetti di design capaci di esaltare le bellezze del territorio c’è bisogno di una grandissima competenza nel sapere non tanto cosa aggiungere, ma cosa togliere: anni di studio e progettazione ci hanno permesso di capire cosa è il superfluo nel campo dell’Outdoor, e come sottrarlo per creare strutture in grado di celebrare il panorama e valorizzare il paesaggio agli occhi di chi lo guarda.
L’impennata nella complessità del quotidiano, la quantità del costruito e l’ubiquità della tecnologia creano spaesamento; il nostro obiettivo primario è, dunque, creare strutture architettoniche che si sposino perfettamente con l’ambiente circostante, senza impattare brutalmente sull’autenticità del paesaggio o sulle stratificazioni urbane.
L’Outdoor Giulio Barbieri è pensato per creare un suggestivo effetto di coerenza estetica, dove tonalità e materiali di pergole e gazebo incontrano colori e texture dell’ambiente in cui si inseriscono, senza provocare contrasti, ma plasmandosi in un tutt’uno armonioso.
La natura, in questo contesto, non è mai ornamento ma la risposta a un bisogno di ristoro mentale e fisico: ristoro che potrete doppiamente godervi, all’ombra di un nostro sistema ombreggiante.