Il colosso Sun Power sceglie le pensiline fotovoltaiche Giulio Barbieri S.r.l.
L'annuncio ufficiale è stato dato martedì a San Josè, in California: nella capitale della 'Silicon Valley' dove è stato siglato l'accordo ufficiale che lega la SunPower alla Giulio Barbieri S.r.l.
Un'intesa «per la progettazione e la produzione della nuova SunPower Carport, una pensilina fotovoltaica rivolta al mercato residenziale italiano».
Un'operazione cruciale per l'azienda ferrarese: «Da qualche anno ci siamo buttati con convinzione ed energia nel settore del fotovoltaico — spiega Barbieri —, essere stati individuati dal colosso mondiale come principale referente, vincendo la concorrenza di altre società leader in Europa, non è solo un fatto che ci inorgoglisce ma anche un'opportunità di mercato rilevante». Dalle tende alle tensostrutture, dai tunnel per gli stadi di calcio, l'azienda di Barbieri è entrata come detto nel settore dell'energia rinnovabile: «Abbiamo ideato anche fermate per autobus che fungono da 'isola per le ricariche', che andranno nel Qatar — sorride l'imprenditore ferrarese —, container dotati di 12 o 24 pannelli in grado di alimentare, grazie all'energia solare, il fabbisogno energetico delle famiglie, ed altre soluzioni innovative». L'accordo con SunPower però rappresenta una svolta: la 'stazione solare' potrà essere utilizzata nei parcheggi residenziali da due o tre posti auto, ma fungerà anche da ricarica per le bici elettriche. «Siamo stati scelti, probabilmente — dice Barbieri -, perché siamo gli unici a progettare e produrre pensiline che non necessitano di scavi e di fondazioni. SunPower garantirà pannelli ad alta efficienza e affidabilità, così chiunque vorrà dotarsi di un impianto fotovoltaico domestico, ma ha vincoli per l'installazione sul tetto, potrà utilizzare questa soluzione d'avanguardia». AL DI LA' degli aspetti commerciali e pubblicitari dell'accordo, l'innovazione ha dato una scossa anche all'impresa: «Se non avessimo puntato con fiuto e convinzione sul fotovoltaico — confida Barbieri -, forse avremmo risentito in modo drammatico della crisi. Ma è la prova che nelle aziende, come nella vita, bisogna essere duttili ed avere grinta. E' la stessa cosa che ora chiediamo anche alla politica. A tutti i livelli».